Descrizione
Orgiano vanta nel suo territorio una splendida villa, un'opera d'arte nota in Italia ed anche all'estero: Villa Fracanzan-Piovene.
Perla tra i gioielli architettonici del Basso Vicentino, si erge solenne verso est, a breve distanza dalla piazza centrale del paese.
Fu costruita nel 1710 su disegno dell'insigne architetto Francesco Muttoni.
Committente fu Giovanbattista Fracanzan, un nobile la cui famiglia, proveniente da Città di Castello, in Umbria, si era stabilita ad Orgiano nel secolo XIV e risultava iscritta al consiglio nobile di Vicenza. Quattordici membri di questa famiglia furono vicari di Orgiano.
La famiglia poi si divise in due rami: uno che passò alla vicina Este, ed un altro che fu assorbito dalla famiglia Orgian.
La villa passò quindi nel 1877 alla contessa Elisa Piovene, sposata con Orazio Orgian, e poi, alla sua morte, al nipote Cesare Piovene e quindi ai figli e nipoti di questo.
La proprietaria attuale è la contessa Francesca Piovene Giusti.
L' Esterno
L'austero, ma luminoso complesso, fonde insieme esigenze di casa colonica e di fortezza.
Interessante è l'abbaino, che sormonta il grandioso pronao composito della facciata.
La parte superiore è in stile palladiano, quella inferiore con riferimenti al barocco.
Dalla facciata si allunga un viale all'interno del giardino per 1 km. All'entrata nord una galleria sottopassa la strada principale, e sbocca nel grande parco retrostante in collina.
Sulla sinistra della villa si sviluppa un monumentale porticato, la cosiddetta barchessa, sotto la quale trova posto l'esposizione di trattori agricoli storici, due vasti granai, la casa del contadino e il laboratorio del falegname.
Confinante con la barchessa, troviamo il rustico, con il portale centrale che introduce all'ampia corte interna di aspetto neo-gotico, nucleo di partenza iniziale dell'intera villa.
Gli Interni
All'interno si possono ammirare ampi saloni e magnifiche stanze, con opere pittoriche, mobili antichi, un grandioso lampadario a cristalli sfaccettati, costruito a Zurigo nel 1860.
Degna di nota è poi la cucina, a cui si accede dalla sala d'ingresso.
E' l'ambiente più caratteristico della villa; essa si presenta ancora oggi con l'arredamento originale di quando fu costruita. Famosissimo è il grande secchiaio, con l'acquaio di marmo rosso di Verona, alimentato da una fonte d'acqua potabile scavata nella collina.
Durante l'invasione di Napoleone, il secchiaio fu smontato e seppellito per sottrarlo alle sue razzie.
Le pareti della cucina sono interamente ricoperte da arredi ed da centinaia di attrezzi in uso nel passato: leccarde, taglieri, mestoloni, forme e formine, paioli.
Le lampade, i fili della luce e gli intonaci sono rimasti intatti, e anche le volte del soffitto mantengono ancora la originale coloritura affumicata.
Oltre alla caratteristica cucina, al piano terra trova spazio la sala delle colonne, con il pavimento in pietra di Grancona, e le colonne in pietra toscana grigia, oggi introvabile.
Le lesene sono invece realizzate in pietra di Nanto.
Sempre al piano terra troviamo il salotto centrale, la sala da biliardo, la sala da pranzo e da gioco.
Al piano nobile si trova invece un grande salone, che dà su una loggia luminosa rivolta a sud verso il giardino. C'è poi una sala di ritratti cinesi e la camera del baldacchino.
Interessante è il granaio, al terzo piano, una delle strutture più affascinanti dell'intera villa, da cui si gode una splendida vista sulla campagna antistante e sulle colline che fanno da cornice alla villa.
Modalità d'accesso
Presenza di scale in entrata.
Indirizzo
Orario per il pubblico
Dal 01/04/2024 aperto tutte le domeniche e i festivi dalle ore 15:00 alle ore 19:00
Punti di contatto
Ulteriori Informazioni
Per avere informazioni sui costi consultare il sito web della struttura.
Ultimo aggiornamento: 30 aprile 2024, 15:10