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Cenni storici

Ultima modifica 30 aprile 2024

Le Origini di Orgiano                                                                                                                                        

I Monti Berici (meglio conosciuti come Colli Berici), sono una serie di modesti rilievi, che costituiscono le estreme propaggini delle Prealpi. Il comprensorio dei Monti Berici, alle cui pendici sorge Orgiano, è posto a sud di Vicenza, città del Palladio alla quale è legato per ragioni storiche, di interscambio turistico e culturale, ricopre un territorio comprendente 20 comuni. In quest’area i monti emergono dalla pianura veneta tra i Monti Lessini ed i Colli Euganei. Quest'area era nell'antichità un golfo dell'Adriatico, che è stato colmato da sedimenti e dai materiali portati dai fiumi. La presenza del mare in tempi molto remoti è confermata dal ritrovamento, sulle piccole alture alle spalle di Orgiano, di reperti fossili risalenti a ben 50-60 milioni di anni fa. La nutrita bibliografia che tratta dei Monti Berici e delle loro particolarità, evidenzia l'interesse che suscitano con un ambiente ancora in gran parte integro ed incontaminato, conservato grazie alle caratteristiche orografiche costituenti un notevole freno all'urbanizzazione di massa. Elementi naturalistici, storico-culturali, archeologici, ambientali e paesaggistici li qualificano significativamente esaltando la millenaria presenza dell'uomo che si è, fino a pochi decenni fa, ben integrata con il territorio caratterizzandolo fortemente.  

I primi abitatori e le origini del nome

I primi abitatori del territorio furono gli Euganei, poi soppiantanti dai Veneti, popolazione illirica. Intorno al IV- V secolo arrivarono i Celti; nel 222 a.C i Romani sconfissero nella Gallia Cisalpina i Celti, presero Milano, e anche i Veneti dovettero accettare la loro alleanza.
Da allora la storia del Veneto rimane strettamente legata a quella dell'Impero romano, e con i Romani inizia la storia di Orgiano.   Molte sono le ipotesi sull'origine del nome.
Alcuni lo fanno derivare da Giano, dio bifronte della mitologia romana. L'ipotesi più accreditata è però quella che lo fa derivare dal latino "fundus aurelianum", ovvero proprietà di Aurelio.
A testimoniare l'importanza dei romani per la storia di Orgiano sono le numerose lapidi ed iscrizioni ritrovate, di cui una, dedicata a Marco Terenzio, è oggi murata sul palazzo municipale.Un ultima ipotesi infine lo fa derivare dal termine longobardo"Auija", che sta ad indicare un prato acquitrinoso lungo il fiume.

Periodo dal 1000 al 1400 - Due castelli fortificati e il controllo su dieci ville

Dopo il 1000, Orgiano è centro di grande splendore. Era sede di un importante vicariato maggiore, e per lunghissimi anni ebbe sotto di sé dieci ville ( paesi ) sparsi nei dintorni: Agugliaro, Asigliano, Campiglia, Foggiascheda, San Germano, Noventa, Pojana, Sossano e Villa del Ferro.
Vi erano almeno due castelli, luoghi fortificati, circondati da mura, torri e un fossato.
Uno si trovava sul monte, il "castrum novum", e l'altro sul piano, il "castrum vetus". Questi castelli, che si trovavano in posizione strategica, erano già stati costruiti al tempo dei longobardi, per poi essere donati dagli imperatori Ottone III e Ottone IV ai vescovi vicentini. Nei secoli XII e XIII il castello inferiore, situato dove ora sorge la chiesa, fu distrutto durante guerre tra padovani e veronesi, mentre quello superiore, situato sul colle alle spalle della chiesa, del quale oggi si notano ancora i ruderi al termine di via Castello, sarà distrutto nel 1313 dai padovani.   Periodo dal 1400 al 1800 - La Serenissima e il Vicariato maggiore Nel 1404 la Repubblica Veneta si impossessò del territorio vicentino, ed Orgiano divenne sede del Vicario maggiore, il rappresentante locale delle autorità superiori, e quindi era già allora un centro molto importante.
Nel 1431 la comunità si dotò di uno statuto, ovvero una raccolta di regole di vita sociale, un documento che fu di riferimento per tutto il Vicentino di allora.
Il vicariato si estinse nel 1797 con il tramonto della Serenissima, sottomessa dagli eserciti di Napoleone. Un fatto insolito e che fece rumore accadde nel 1897: trentadue donne furono arrestate e tenute in carcere a Vicenza per un mese perché avevano dato l'assalto al municipio, dopo un acceso contrasto paesano tra due fazioni in lotta, una in difesa del parroco e un'altra in difesa del sindaco. Processate, furono poi subito liberate.  

Periodo dal 1900 ad oggi - La grande guerra e la povertà

I primi anni del '900 furono segnati dalle dure condizioni di vita. La salute pubblica fu compromessa dalla diffusione della pellagra, che colpiva i più poveri a causa della loro inadeguata alimentazione.
Le autorità, considerando la pellagra una malattia sociale, intervennero con provvedimenti legislativi per migliorare le condizioni igieniche ed alimentari della popolazione povera.
Venivano distribuiti in piazza quotidianamente gli alimenti, e le persone venivano pesate per valutare quanto effettivamente avesse effetto questa organizzazione. Durante la grande guerra, Orgiano ospitò numerosi soldati, reduci dalle battaglie, che trovarono posto negli stabili di Villa Piovene.
Nel municipio trovarono invece posto le attrezzature ospedaliere e il pronto soccorso.
Orgiano contò alla fine della guerra ben sessanta morti sul campo, sommati ai pur numerosi dispersi.
Nell'estate del 1918 a Orgiano si svolse nel giardino di Villa Piovene una grande parata militare, alla presenza del re d'Italia, Vittorio Emanuele III, venuto ad Orgiano per decorare gli eroi del Piave. La seconda guerra mondiale portò anche ad Orgiano ristrettezze, dolori e lutti.
Molti eroici alpini persero la vita durante la ritirata di Russia, mentre altri furono dispersi.
In una lapide posta all'interno del municipio è ricordato l'eroismo di un fante di Orgiano caduto in Ucraina, e decorato con la medaglia d'argento.


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